Psicoterapia e Sessuologia Clinica
Approccio cognitivo comportamentale:
La terapia cognitiva e comportamentale nasce da fondati studi scientifici validati in ambito internazionale. E' suggerita, principalmente, ma non solo, per la diagnosi e la cura in tempi brevi di:
- Depressione e disturbo bipolare.
- Ansia, fobie, attacchi di panico e ipocondria.
- Ossessioni e compulsioni.
- Ansia o preoccupazione generalizzate.
- Disturbi del comportamento alimentare, (anoressia, bulimia, etc.).
- Stress, disturbi psicosomatici e cefalee.
- Difficoltà e Disfunzionalità in ambito sessuologico (eiaculazione precoce, anorgasmia, etc.).
- Abuso e dipendenza da sostanze (alcool, droghe, etc.).
- Disturbi della personalità.
- Insonnia e altri disturbi del sonno.
- Difficoltà a stabilire e mantenere relazioni sociali e comportamento impulsivo.
- Problemi di coppia.
- Difficoltà nella scuola o nel lavoro.
- Bassa autostima.
- ... ... ...
La psicoterapia cognitivo-comportamentale, accosta due forme di approccio terapeutico davvero efficaci: quello cognitivista e quello comportamentista.
Aiutando il soggetto ad individuare certi pensieri ricorrenti, certi schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà, (che sono concomitanti alle forti e persistenti emozioni negative che vengono percepite come sintomi, essendone spesso la causa), lo si conduce ad interpretarli, correggerli, arricchirli ed integrarli con altri pensieri più oggettivi, o comunque più funzionali al benessere della persona (approccio cognitivista). Aiutando, contestualmente, il soggetto a modificare la relazione fra le situazioni che creano difficoltà e le abituali reazioni emotive e comportamentali che la persona ha in tali circostanze, mediante l'apprendimento di nuove modalità di reazione lo si conduce, inoltre, a rilassare mente e corpo, così da sentirsi meglio e poter riflettere e prendere decisioni in maniera più lucida, (approccio comportamentista). La combinazione di queste due forme di trattamento diventano un potente strumento per risolvere in tempi brevi forti disagi psicologici.
Sessuologia Clinica e Terapia mansionale integrata:
In ambito clinico la sessuologia interviene affrontando la questione delle disfunzioni sessuali attraverso una relazione d'aiuto capace di far assumere alla persona la consapevolezza della propria condizione e la possibilità di operare scelte congruenti. Con modalità specificamente destinate alla cura delle disfunzioni sessuali maschili, femminili e di coppia, che si manifestano più frequentemente con i sintomi dell'impotenza erettile, dell'eiaculazione precoce o ritardata, dell'anorgasmia, del vaginismo, della dispareunia o della compromissione del desiderio.
In ambito criminologico e giuridico, la sessuologia clinica interviene per affrontare le particolari situazioni in cui la psicopatologia sessuale diventa crimine perseguibile.
In ambito formativo ed psicopedagogico, formativo ed educativo la sessuologia clinica propone percorsi per l'individuazione e l'attuazione di strategie e tattiche di interventi educativo-preventivi per una adeguata educazione sessuale, che favorisca la costruzione dell'identità sessuale e la promozione della salute. In particolare si prevede di favorire l'apprendimento per la gestione di una relazione educativa con gruppi differenziati per età, (allievi scuola media inferiore e superiore, adulti), e professione, (studenti, insegnanti, educatori), con la finalità di fornire le conoscenze necessarie per la programmazione di interventi educativo-preventivi indirizzati a formatori, (operatori della salute, insegnanti, educatori, genitori) e a destinatari finali, (allievi delle scuole medie inferiori e superiori, gruppi giovanili, insegnanti, genitori). Si nota che l'attività di aggiornamento e formazione è organizzata in maniera che i singoli moduli didattici o sessioni segnano un percorso che, nel permettere il raggiungimento degli obiettivi educativi, consente di verificare le eventuali esperienze fatte, aggiornare le conoscenze e porre i partecipanti nelle condizioni di utilizzare, nei propri interventi, quanto appreso attuando un programma di intervento differenziato in rapporto alle loro diverse funzioni e ai loro diversi compiti, correlato alle specifiche esigenze dei destinatari e integrato in maniera da realizzare un organico intervento educativo-preventivo.
In caso di intervento individuale e/o di coppia, il parallelismo tra psicologico e biologico è assunto basilare. Per intervenire con efficacia e consapevolezza, perseguendo buoni risultati, ad inizio dell'intervento è fondamentale procedere con un'attenta analisi del problema riscontrato dagli/dall'interessato/i. La proposta di uno screening biologico, generalmente inizia il percorso trattamentale, individuale e/o relazionale di coppia.
Per dare una risposta e iniziare la terapia, occorrono in media tre sedute; infatti, la formula da adottare con il paziente da parte del terapeuta è composta di tre fattori: ASCOLTARE; CAPIRE E RIFLETTERE, RISPONDERE, cioè deve essere sicuro delle disfunzioni in esame prima di iniziare il percorso terapeutico.
Tra le forme di trattamento più all'avanguardia si riconosce la TMI, Terapia Mansionale Integrata.
La Terapia Mansionale Integrata è considerata una terapia breve, poiché prevede trattamenti generalmente improntati a un periodo terapeutico che va dai 4 ai 12 mesi. E' mirata ai disturbi sessuali e, prevede sia interventi individuali che di coppia che, quando possibile, predilige e suggerisce.
Il percorso terapeutico insiste sull'analisi dei vissuti emotivi e psicologici legati al disagio sessuale e sulla prescrizione di mansioni (piccoli compiti) specifici, utili al trattamento dello specifico.
I principali obiettivi che questo approccio terapeutico si propone sono:
- L'aumento della capacità di ritrovare intimità di coppia e della collaborazione tra partner.
- L'esposizione graduale alle emozioni sessuali.
- Un'educazione alla sessualità, anche in termini di trasmissione di informazioni basilari di funzionamento.
I principali Disturbi Sessuali Affrontabili con questo tipo di terapia possono essere:
- Disturbi del Desiderio Sessuale (disturbi da desiderio sessuale ipoattivo; disturbi da avversione sessuale).
- Disturbi dell'Eccitamento Sessuale (disturbi dell'eccitamento sessuale femminile; disturbo maschile di erezione).
- Disturbi dell'orgasmo (inibizione dell'orgasmo femminile; inibizione dell'orgasmo maschile; eiaculazione precoce).
- Disturbi da Dolore Sessuale (dispareunia; vaginismo).
- ... ... ...
Approfondimento e sintesi sulla Terapia Breve Strategica:
Questo tipo di approccio alla Psicoterapia, formulato dal Prof. Giorgio Nardone, ha dato origine in Europa ad una prospettiva rivoluzionaria rispetto alle convenzionali forme di intervento terapeutico, partendo da una ricerca basata sulla tradizione della logica, dell'antropologia, della filosofia e dello studio della comunicazione per affrontare e risolvere i problemi degli esseri umani a qualunque livello.
Già nel 1989 Paul Watzlawick affermava nella prefazione al libro "L'arte del cambiamento":
"Mi è grato scrivere questa introduzione ad un libro che ritengo essere un'opera fondamentale di quella che ormai si chiama Terapia Breve Strategica, ossia la moderna evoluzione dell'approccio sistemico ed ericksoniano alla Psicoterapia. È altresì mio piacere aver contribuito e lavorato assieme a Giorgio Nardone, a questa importante opera. Ulteriore piacere, inoltre, è stato rilevare come egli, sulla base della formazione sistemica acquisita con i miei colleghi e con me presso l'MRI di Palo Alto, abbia saputo sviluppare idee e mettere a punto strategie spesso del tutto originali, incorporando il nostro modello sistemico all'interno del suo personale lavoro"
Approfondimento: come funziona la Terapia?
L'intervento terapeutico è breve (si impiegano meno di 10 sedute) ed orientato a estinguere i sintomi invalidanti e a ottenere un cambiamento della percezione di sé, degli altri e del mondo, allo scopo di imparare e acquisire un nuovo equilibrio che consenta di gestire la propria realtà senza più subirla. Ciò significa che l'obiettivo primario di uno Psicoterapeuta ad approccio breve strategico è quello di risolvere in tempi rapidi problemi e disturbi invalidanti e invadenti non solo per chi ne soffre, ma altresì per le persone che lo circondano. È più rilevante, secondo questa ottica, occuparsi della "funzionalità" o della "disfunzionalità" dei comportamenti degli individui e della loro maniera di rapportarsi alla realtà.
Di conseguenza, la Psicoterapia Breve Strategica rappresenta un intervento radicale e persistente.
Informazioni pratiche : sulla cadenza delle sedute, sulla loro durata, nonché efficacia.
La cadenza delle sedute,nella prima fase del percorso,può essere sia settimanale che quindicinale, a seconda del tipo di problema presentato .Una volta ottenuto lo sblocco del disturbo, e quindi il primo sostanziale cambiamento, le sedute vengono ulteriormente distanziate . La terapia termina infine con 3 controlli (follow-up) condotti a distanza di 3 mesi, 6 mesi e 1 anno dalla fine della terapia, per verificare il mantenimento del risultato nel tempo.
La durata di una seduta strategica non è mai prestabilita , ma varia di volta in volta a seconda delle esigenze della persona in terapia, della fase del trattamento in cui si trova e del tipo di problema presentato. La durata della seduta può quindi variare ampiamente da un'ora o più (nei primi incontri) fino atrenta minuti (generalmente nelle fasi avanzate del trattamento.
I risultati delle ricerche effettuate su migliaia di casi che sono stati trattati con la terapia breve strategica hanno mostrato non solo un'elevata efficacia dell'intervento valutata alla fine del trattamento, ma anche e soprattutto il mantenersi di tali risultati nel tempo.
Disturbi trattati
- Disturbi d'ansia
paure, fobie, attacchi di panico, ansia generalizzata, disturbo post traumatico da stress, ipocondria - Disturbi depressivi, nelle loro forme reattive
da lutto, da abbandono, da separazione, da scarsa autostima - Disturbi ossessivo compulsivi
ossessioni, compulsioni, paranoie, pensieri intrusivi, ruminazioni, dubbio patologico, insonnia - Problematiche relazionali
coniugali, familiari, sociali, lavorative, crisi sentimentali, stalking, mobbing - Disturbi specifici dell'apprendimento
difficoltà nella lettura (dislessia), nella scrittura (disgrafia, disortografia), nei calcoli matematici (discalculia), ecc.
Quando è utile un consulto:
Quando la persona...
- ... si sente incapace ad affrontare e risolvere problemi nella realtà in cui vive
- ... non riesce a perseguire i propri obiettivi
- ... non tollera gli effetti collaterali derivanti da scelte fatte e decisioni prese
- ... non è in grado di far fronte da sola al disagio personale
- ... sente che emergono malesseri nella famiglia in cui vive, o in altri contesti
- ... vede che una persona cara necessita di aiuto ma non è in grado di chiederlo
- ... prova sfiducia nell'efficacia ed efficienza in altri percorsi intrapresi
- ... ...
Descrizione della Terapia Rogersiana:
"In ogni organismo, uomo compreso, c'è un flusso costante teso alla realizzazione costruttiva delle sue possibilità intrinseche, una tendenza naturale alla crescita."
C.R.Rogers
La Terapia centrata sul cliente è una teoria psicologica e un tipo di Psicoterapia sviluppata da Carl R. Rogers (1940), basata sulla necessità e la capacità dell'uomo di vivere, crescere e realizzarsi.Lo Psicologo americano sostituisce la parola "paziente" con quella di "cliente" allo scopo di sottolineare il ruolo attivo e autonomo della persona. Ogni uomo possiede qualità innate per vivere bene, migliorare se stesso, i propri atteggiamenti e auto-affermarsi.
Compito del Terapeuta Rogersiano è calarsi nei panni della persona usando capacità di ascolto ed empatia, per instaurare un rapporto orizzontale e paritetico.
Il Terapeuta infatti non insegna nulla al cliente – non offre indicazioni e consigli – bensì un clima positivo in cui aprirsi per comprendere meglio se stesso, accettarsi, cambiare e migliorarsi.
Il Cliente in questo clima – fatto di fiducia, stima e accettazione incondizionata – si apre senza pudori, è stimolato a trovare o ritrovare le proprie risorse per auto-affermarsi e auto-realizzarsi, come persona responsabile del proprio cambiamento.
La tendenza positiva e naturale delle persone ad affermarsi e realizzarsi però può venire meno nei momenti difficili, a causa di un conflitto interiore o con gli altri, quando quello che si prova o si vive è in contrasto con l'immagine di sé o i propri bisogni o si perde consapevolezza delle proprie emozioni. Il per¬corso te¬ra¬peu¬tico pro¬po¬sto da Ro¬gers è, per così dire, l'inverso di ciò che ha por¬tato alla si¬tua¬zione di incongruenza. In questi momenti la Terapia centrata sul Cliente si propone di aiutare il cliente a:
- entrare o tornare in contatto con se stessa;
- comprendere i propri sentimenti e atteggiamenti;
- imparare ad adattarsi alle situazioni;
- trovare le risorse per auto-realizzarsi e migliorarsi.
Nella visione di Rogers ricordiamo alcune componenti significative che vengono riproposte in terapia:
• l'importanza attribuita all'individuo, percepito come essere globale, unico ed irripetibile;
• la funzione centrale della consapevolezza, in quanto qualità non esclusivamente intellettuale, ma anche radicata nell'esperienza emotiva;
• il concetto di esperienza come processo attivo e continuo in cui l'organismo è coinvolto e rispetto al quale la proiezione verso il futuro appare più importante di quanto non sia la registrazione del passato;
• la convinzione del fatto che il carattere dinamico e interattivo della vita psichica implica che il comportamento non è determinato in modo biologicamente o socialmente meccanicistico;
• la fiducia nella democrazia come schema di vita comune, aperta alla realizzazione di forme sem-pre più umane di esistenza;
• l'aspirazione all'armonizzazione con l'universo, inteso come totalità di rapporti possiili con la natura e con gli altri uomini.
La terapia: l’intervento va inquadrato in una connotazione aspecifica che è il “clima facilitante” caldo e sicuro della relazione. La terapia è vista come una possibilità esistenziale spesso unica nella vita di una persona, che deve permettere di effettuare il processo di autoconoscenza e autorealizzazione in condizioni ottimali di sicurezza e libertà. Il clima facilitante sta probabilmente alla base di ciò che potremmo chiamare, con Alexander, esperienza emozionale correttiva, in cui il cliente impara ad applicare a se stesso la medesima positiva e sollecita attenzione che il terapeuta ha nei suoi confronti. All’interno di questa relazione tre specifici elementi presenti nel terapeuta determinano l’efficacia dell’intervento: l’accettazione incondizionata, l’empatia e la congruenza.
- La prima condizione è l'opposto dell'atteggiamento di valutazione condizionata. Essa è necessaria per lasciare all'individuo, rispetto a ciò che va emergendo durante la terapia, la libertà di scelta che lo conferma soggetto; si tratta dell'unica vera garanzia di un cambiamento stabile e fondato perché ancorato all'unicità dell'esperienza.
- La seconda condizione è la comprensione empatica: sentire il mondo personale del cliente "come se" fosse nostro, senza però mai giungere alla totale identificazione ed essere capace di trasporlo e rimandarlo a livello verbale. Duplice è la funzione di questa modalità terapeutica: da un lato fa sì che il cliente si senta compreso fino in fondo, dall'altro, simbolizzando correttamente ciò che, momento per momento, è presente nel campo esperienziale, contribuisce al primario obiettivo di aumento della congruenza. Da ciò, secondo Rogers, deriva l'importanza che il cliente annette all'esattezza delle simbolizzazioni: egli cerca proprio la parola esatta che descriva il sentimento provato.
- La terza ed ultima condizione, la congruenza, prevede che «il terapeuta sia, nell'ambito della relazione, autentico e ben integrato. Nella relazione, cioè, il terapeuta è liberamente e profondamente se stesso e la sua esperienza reale è fedelmente rappresentata nella coscienza. Non assume perciò in nessun caso atteggiamenti di circostanza» (Rogers e Kinget, 1965). Sarebbe infatti poco plausibile che egli si adoperasse per aumentare la congruenza del cliente senza essere lui stesso in questa situazione. Tuttavia, per evitare che ciò si tramuti in un dato assoluto, in una sorta di ideale di perfezione umana, Rogers contestualizza tutto ciò nell'ambito della relazione terapeutica. Essere se stessi, essere congruenti diventa sempre più difficile man mano che aumenta il grado di disturbo dei singoli clienti: perciò questa condizione è sicuramente la più difficile da gestire, ma anche quella che apre il maggior numero di soluzioni creative (anche in base allo "stile personale" del terapeuta) all'interno della relazione.
Concludendo, si potrebbe dire che la Terapia centrata sul Cliente è volta a promuovere l'autonomia.
In questa relazione sicura, protetta e soprattutto priva di pregiudizi, la persona può abbandonare le sue resistenze, rivelarsi senza timori e trovare la forza di cambiare. Questa conquista permette di affrontare meglio anche le sfide future della vita.
Informazioni pratiche: le sedute di terapia rogersiana si svolgono con frequenza settimanale o quindicinale a seconda della terapia concordata con il cliente ed hanno una durata di circa 50'. Si effettuano colloqui in lingua spagnola se necessario.
Ambiti di intervento:
- Psicoterapia individuale con adulti e adolescenti
- Psicoterapia relazionale di coppia
- Psicoterapia con traumatizzati cranici, esiti di patologie neurologiche e malattie degenerative
- Sostegno alla genitorialità
- Orientamento Scolastico
- Mediazione famigliare
- Accompagnamento e discernimento vocazionale
- Accompagnamento matrimoniale
- Supporto psicologico e perizie in casi di Nullità Matrimoniale
- Corsi di formazione su richiesta
Quando una persona capisce di essere sentita profondamente, i suoi occhi si riempiono di lacrime. Io credo che, in un senso molto reale, pianga di gioia. È come se stesse dicendo: «Grazie a Dio, qualcuno mi ascolta. Qualcuno sa cosa vuol dire essere me."